- 1) Sciogliere mezzo bicchiere di BICARBONATO DI SODIO in acqua e aggiungere in lavatrice per il lavaggio degli indumenti. Il bicarbonato riduce l'elettricità statica dei tessuti e addolcisce l'acqua ( in chimica si definisce una "sostanza tampone")
- 2) L'elettricità statica è la ragione per cui i tessuti, senza sostanze ammorbidenti, si seccano e si elettrizzano per strofinio. Per eliminare questo inconveniente chiedete in prestito DUE PALLINE DA TENNIS a qualche giocatore incallito magari vostro vicino! Strano ma vero: lasciarle rotolare nell'oblò renderà i vostri capi morbidi e più ecologici che mai. Gli unici svantaggi che possono rendere questo metodo poco praticabile sono un'eventuale allergia alla gomma delle palline o l'effetto inquinante sui capi d'abbigliamento causato da quel particolare processo chiamato off-gassing generato dal calore prodotto durante il lavaggio e il contatto fra la gomma e i tessuti.
- 3) Un'alternativa come addolcente può essere l'aggiunta di un bicchiere d’ ACETO all'acqua di lavaggio anche se il potere stabilizzante del bicarbonato sul PH dell'acqua è sicuramente più efficace dell'aceto.
- 4- Un'altra alternativa per ridurre l'elettricità statica consiste nell'inserire un FOGLIO DI ALLUMINIO accartocciato a sfera nella lavatrice insieme ai vestiti. Renderà morbidi anche i capi più delicati nonostante la tesi diffusa secondo la quale un'eccessiva esposizione all'alluminio può provocare effetti negativi per la salute.
- 5- Altro consiglio per ridurre l'elettricità statica è di dividere il bucato separando i tessuti naturali da quelli sintetici, colpevoli dell'elettrizzazione degli abiti in misura maggiore rispetto alle fibre naturali come il cotone, il bambù, la canapa e il lino.
- 6- Se la miscela di bicarbonato e aceto non vi soddisfa, nonostante i suoi numerosissimi pregi, potete provare alcuni degli ammorbidenti naturali ed ecologici, a base di acido citrico, disponibili nei migliori negozi per la casa, nei supermercati biologici, nelle botteghe del commercio equo e solidale, ma ormai anche nelle grandi catene di distribuzione, molto spesso venduti sfusi.
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Non tutti sanno ma le farine vegetali possono essere usate con efficacia nella pulizia quotidiana della pelle anche durante la doccia .
Le farine sono un metodo veloce, efficace e totalmente naturale per detergere la pelle , lasciandola pulita e morbida . Al contrario di quello che si potrebbe immaginare si risciacquano velocemente come un qualsiasi bagnoschiuma senza lasciare nessun granulo sulla pelle. Ma come può la farina lavare la pelle? La farina è un insieme di amidi e sostanze proteiche che legano lo sporco e permettono di asportarlo via con l'acqua, senza alcuna necessità di usare altri prodotti. I vantaggi di usare la farina per lavarsi sono molteplici e tutti molto validi. Per prima cosa, andando ad usare la farina, si elimina l'uso di tutti i comuni detergenti schiumogeni e di tutte le sostanze che contengono( tra cui conservanti, coloranti, sostanze usate per abbellire un prodotto, ecc) che spesso nulla hanno a che fare con la detergenza vera e propria. Eliminando in questo modo moltissime sostanze allergeniche e potenzialmente irritanti per la pelle ci si trova con un prodotto ideale per le persone che soffrono di pelle irritabile e secca. Ottima scelta quindi anche per neonati e bambini piccoli, che gioveranno di questa scelta più salutare e naturale di quelle che si trovano comunemente nei negozi. Altro fattore positivo, anzi positivissimo, è quello di usare un prodotto completamente e velocemente biodegradabile. La farina viene deteriorata in pochissimo tempo senza lasciare traccia. Non si inquina e si ha la coscienza pulita ! Veniamo infine ad analizzare le qualità della farina come agente lavante rispetto ai comuni bagnoschiuma/ saponi : 1) Non è aggressiva e non elimina lo strato idro/lipidico cutaneo che serve a proteggere la cute , a differenza dei prodotti schiumogeni che tendono spesso a seccare/tirare la pelle. 2)La farina , rispetto ai saponi/ bagnoschiuma, quasi non altera il PH della pelle, essendo un lavaggio neutro, risultando essere più delicata dei prodotti tradizionali. 3)Completamente naturale e biodegradabile 4)Totale assenza di sostanze nocive/irritanti 5)Adatta a tutti i tipi di pelle, non secca e non unge. 5)Ottima come trattamento capelli contro la forfora, essendo delicata deterge senza risultare aggressiva e normalizzando la pelle, prevenendo quindi la forfora, al contrario degli shampoo comuni antiforfora che agiscono per contrasto. 6)Assenza di profumi: ottima per chi non sopporta la pelle profumata da profumi chimici persistenti. 7)Lascia sempre la pelle liscia e morbida. 8)Il minor costo: usare la farina per lavarsi ha costi minori in quanto ne serve veramente poca per lavarsi e quindi un solo pacco dura molto. ----------------- Dopo questa breve lista di proprietà della farina possiamo andare a conoscere le farine più usate per la detersione: La farina di avena è tra le più usate, risultando una farina dolce, delicata ed adatta a corpo/capelli, ha un piacevole effetto lenitivo, ottima quindi anche per bambini . Ha un profumo delicato e piacevole. La farina di ceci è una farina delicata, ottima per i capelli, però ha lo svantaggio di avere un odore che a molti risulta non piacevole. Le farine di riso/grano saraceno vengono usate come esfolianti in quanto grattano un pò la pelle eliminando le cellule morte. La farina di mandorle è una farina media delicata. La farina di castagne è delicatissima ma non ha un buon profumo sulla pelle. La farina che invece non è consigliata è quella di grano 00, in quanto lega troppo e risulta difficile da risciacquare, sopratutto per i capelli. Si possono provare tutti i tipi di farine in base ai propri gusti/necessità personali. Ricordo che le farine integrali hanno la tendenza ad esfloliare maggiormente la pelle avendo all'inerno parti del chicco che grattano. I celiaci si devono affidare ovviamente a farine prive di glutine. Usi e dettagli: Si prepara una ciotolina con della farina e dell'acqua sino a formare una pappetta in quantità desiderate. Si spalma sulla pelle bagnata e ci si lava come un comune bagnoschiuma. Possiamo preparare miscele di farine diverse per coniugare le proprietà dei diversi tipi, per esempio avena e riso ( delicata e scrubbante) Le farine si possono profumare con oli essenziali per avere profumi/ proprietà diverse in base alle proprie necessità. Si possono miscelare ad argille, fiori, oli vegetali, acque di fiori per avere lavaggi benefici e personalizzati. Consiglio di non conservare la pappetta per usarla successivamente in quanto potrebbe andare a male essendo naturale e non conservata da nessuna sostanza. Lo svantaggio più grande della farina è che sarebbe meglio preparare la pappetta ogni volta, ma la preparazione prende solamente un paio di secondi , essendo semplicissima, quindi è solo questione di abitudine. I sacchetti della farina vanno aperti da un lato per far entrare meno umidità possibile nel prodotto, è preferibile usare una mollettina per chiudere l'apertura del pacco, anche se non necessaria. http://bioecomen.blogspot.it/2009/06/detergersi-con-le-farine.html I mille usi dell'aceto:
CALCARE. Per togliere le macchie da lavandini, rubinetteria ecc, passatevi sopra una spugnetta imbevuta di aceto caldo, poi sciacquate e asciugate molto bene. Se invece il calcaree ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e doccia, svitateli e immergeteli nell'aceto finché non inizia a sciogliersi, quindi sciacquate e rimetteteli a posto LAVABIANCHERIA. Per togliere il calcare dalle tubature versate nella lavatrice 4 litri di aceto allungato con acqua e programmate un lavaggio a vuoto a 90 gradi. Acqua e aceto sono indicati anche per lavare l'interno e l'esterno della lavatrice, poi ripassate con una spugnetta imbevuta di sola acqua e asciugatela (basta l'esterno) FERRO DA STIRO A VAPORE. Per pulirlo dal calcare riempitelo ogni tanto di acqua e aceto in parti uguali, quindi scaldatelo e fate uscire un po' di vapore, staccate la spina e lasciatelo in piedi finché è completamente freddo; svuotatelo e sciacquate l'interno con acqua pura. Se fosse invece da pulire la piastra strofinatela con aceto caldo e sale fino. VETRO E CRISTALLO Lavate finestre, lampadari e ninnoli con acqua e aceto tiepido in pari uguali, poi sciacquate con acqua pura. Con questo sistema toglierete anche le tracce lasciate dagli insetto, e vetri e cristalli dureranno puliti molto più a lungo perché avranno preso una patina sgradevole per mosche e simili RAME E OTTONE. Sfregateli con sale grosso inumidito con aceto caldo, poi sciacquate con acqua pura e asciugate con un panno molto morbido LEGNO. Per pulire il legno laccato e renderlo di nuovo lucido passatevi uno straccio imbevuto di acqua tiepida e aceto, seguendo la venatura del legno, poi ripassate subito con uno straccio morbido e asciutto. Per lucidare invece i mobili di legno non verniciato passateli con olio e aceto in parti uguali, sempre seguendo la venatura del legno e ripassandolo subito sopo con uno straccio morbido e asciutto. Se fosse colata la cera sul legno, grattatela via delicatamente, appoggiatevi sopra una carta assorbente e scaldatela con il ferro da stiro tiepido; quando tutta la cera è stata asportata ripassate con uno straccetto imbevuto di aceto e asciugate. TAPPETI E MOQUETTE. Per ravvivare i colori spolverate bene con l'aspirapolvere, poi passatevi uno straccio imbevuto di aceto bianco, seguendo il senso del pelo. Non sfregate troppo e cambiate lo straccio man mano che si sporca. Questo sistema è anche un buon trattamento antitarme e serve inoltre per rimediare se il cane o il gatto di casa lo hanno bagnato. Fate però prima una prova su un angolo poco visibile per controllare se i colori del tappeto sono resistenti. PAVIMENTI. Per togliere ogni traccia di gesso e di polvere dai pavimenti nuovi o nei locali appena imbiancati, lavateli con acqua e aceto finché non vi sarà più nessuna traccia di bianco, poi ripassate con acqua pura. CABINA DELLA DOCCIA. Passate sul vetro una spugnetta ruvida imbevuta di aceto bianco, poi sciacquate e asciugate molto bene. Se vi fossero tracce di muffa sulla tendina lavatela con acqua e aceto o acqua e sale e riappendetela senza sciacquarla TESSUTI MACCHIATI. Tamponate le macchie con aceto bianco; di solito spariscono, ma fate prima una prova su un punto nascosto. Se la vostra camicetta si è macchiata di deodorante, lasciatela immersa in acqua e aceto prima del lavaggio. Anche le macchie di calce sugli abiti da lavoro possono essere facilmente eliminate se sfregate con aceto. Invece se l'impermeabile si è macchiato di fango fate asciugare bene, poi raschiate via quanto potete del fango ormai secco e sfregate con acqua e aceto, ripetendo l'operazione con una soluzione sempre più concentrata di aceto; quando la macchia è scomparsa tamponate a più riprese con acqua pura e lasciate asciugar prima di riporre. TESSUTI COLORATI. Aggiungete l'acqua dell'ultimo risciacquo qualche cucchiaio di aceto che impedirà ai tessuti molto colorati di stingere o sbiadire. BUCATO. Qualche cucchiaio di aceto aggiunto al normale detersivo aiuterà a sgrassare e pulire i capi molto sporchi. Inoltre con questo trattamento i tessuti resteranno più morbidi. LANA. Sciacquatela con acqua e aceto perché non infeltrisca. Anche le coperte di lana, immerse dopo il lavaggio in acqua appena tiepida e aceto, ridiventeranno molto soffici. ARIA VIZIATA. Mettete nel locale impregnato di fumo uno o più contenitori pieni di aceto; fate lo stesso se il locale è stato appena verniciato e volete togliere l'odore di vernice fresca. FIORI. Pulite l'esterno dei vasi di terracotta spazzolandoli con acqua tiepida e aceto e poi sciacquateli. In questo modo terrete liberi i pori della terracotta e le radici delle piante potranno respirare meglio. Nel caso di fiori recisi, per prolungarne la durata prima di disporli nel vaso sciogliete nell'acqua 2 cucchiai di aceto e 2 cucchiai di zucchero. Aceto: salute e bellezza Usando regolarmente l'aceto si può beneficiare delle sue preziose proprietà. Per esempio è diuretico e c'è chi giura che prendendone un cucchiaio, meglio se di mele, a digiuno la mattina, è anche dimagrante. Contiene alcuni derivati dei fenoli in grado di svolgere una azione anti-cancerogena e sono inoltre stabilizzanti delle vitamine E e C. Ma sono molte altre le proprietà dell'aceto: Emicrania: applicate sulla fronte una compressa di cotone o di tela ripiegata imbevuta di aceto. Capelli: Per sciacquarli bene e togliere loro ogni traccia di grasso usate acqua tiepida e aceto. Così i capelli resteranno morbidi e vaporosi e riacquisteranno lucentezza, pure nei casi più ostinati. Pelle: per proteggere la pelle lavatevi con acqua e aceto, spalmatevi con una buona crema e poi frizionatevi con poche gocce di aceto puro che farà da stringente, aumentando al resistenza della pelle contro le intemperie. Mal Di Denti: Fate bollire uno spicchio d'aglio in un bicchiere di aceto e fate degli sciacqui con il decotto tiepido, tenendolo anche un poco in bocca e insistendo in particolare sul punto dolorante. Stanchezza: bevete al mattino un bicchiere di acqua con un cucchiaio di aceto ed un cucchiaino di miele: vi farà da stimolante ed inoltre in estate vi disseterà perfettamente. Oppure aggiungete 2-3 tazze di aceto all'acqua della vasca per un bagno stimolante, molto indicato anche per pulire le pelli grasse. Se fate invece la doccia, frizionatevi il copro con un poco d'aceto prima di lavarvi. Tratto da: www.donnad.it
bicarbonato, acqua, olio essenziale per profumare (opzionale). In un bicchiere mettere dell’acqua, aggiungere bicarbonato mescolando finchè non si scioglie più e lasciare riposare una mezz’oretta. Poi travasare solo la parte liquida (avremo ottenuto una soluzione satura di bicarbonato) in uno spruzzatore (magari recuperato da un vecchio deodorante finito e ben lavato). Il deodorante è pronto! Conservare in frigo. ESEMPIO DI RICETTA: in uno spruzzino ricaricabile di deodorante mettere 20 gocce di olio essenziale di limone, 20 gocce di olio essenziale di lavanda, 1 goccia di olio essenziale di Salvia sclarea. Profumo sorprendente ed euforizzante. Agitare prima dell’uso. Allume di potassio: si presenta in forma di pietra semitrasparente va bagnata e strofinata sulla zona da deodorare in alternativa, si può mettere in uno spruzzatore con dell'acqua, rimboccare finché la pietra non si sarà completamente sciolta Shampoo
2 cucchiai di lenticchie rosse decorticate 1 tazza d’acqua 5 o 6 chiodi di garofano 1 cucchiaino di curcuma PREPARAZIONE: polverizzate le lenticchie nel macinacaffè elettrico, quindi stemperatele con l’acqua facendo attenzione a non formare grumi. Aggiungete i chiodi di garofano. Mettete al fuoco e fate prendere l’ebollizione mescolando continuamente. Spegnete il fuoco, aggiungete la curcuma e mescolate. Coprite e lasciate intiepidire mescolando di tanto in tanto. Eliminate i chiodi di garofano quindi frullate il tutto alla massima velocità con il frullatore a immersione. Si deve ottenere una miscela semifluida della densità di una pastella per friggere; se necessario aggiungete acqua calda. COME SI USA: applicate sui capelli asciutti dividendoli a ciocche e distribuendo lo shampoo partendo dalle radici, in modo che il cuoio capelluto ne risulti abbondantemente e uniformemente intriso. Procedete all’applicazione distribuendo lo shampoo sul resto dei capelli, quindi massaggiate il cuoio capelluto per 1 o 2 minuti e lasciate in posa per 1 altro minuto. Sciacquate abbondantemente con acqua tiepida (l’ultimo risciacquo dovrebbe essere fatto con acqua fredda) facendo attenzione a rimuovere perfettamente ogni residuo di shampoo. Se dopo aver asciugato i capelli con l’asciugamano vi accorgete che è rimasto qualche granello, niente paura: cadrà da solo quando spazzolerete i capelli asciutti. Questa dose è adatta a capelli di media lunghezza, al bisogno diminuite o aumentate le dosi in proporzione. E’ un tipo di lavaggio che lascia i capelli particolarmente corposi, perfetto per chi ha una chioma un po’ “floscia”. Si può fare anche sostituendo le lenticchie con piselli spezzati. E’ possibile preparare lo shampoo in quantità maggiori, dividendolo poi in monodosi da conservare nel congelatore.
Si può aggiungere a piacere: 2 cucchiai di miele qualche goccia di olio essenziale in base ai propri capelli qualche goccia di aceto per rendere i capelli più lucidi e morbidi
http://ita.anarchopedia.org/Autoproduzioni Dentifrici
Lo spazzolino serve nella rimozione della placca, il dentifricio è solo un valido ausilio. Usare troppo dentifricio non permette allo spazzolino di rimuovere meccanicamente la placca. Il dentifricio rappresenta un elemento di piacere. Non è tuttavia indispensabile per una buona igiene orale. L’uso per denti sani è sconsigliato. Le abitudini alimentari di quest’ epoca non giustificano l’utilizzo di un “farmaco” o comunque prodotto chimico schiumogeno inquinante solo per migliorare l’alito o per dare maggiore piacere nel pulirsi i denti.
Si può fare anche 1 cucchiaio di fragole e 1 cucchiaino di bicarbonato
Il bicarbonato si scioglie in acqua, quindi non potrà graffiare i denti. Vi basterà versare un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d'acqua, mescolare e immergere lo spazzolino nella soluzione prima di iniziare a lavarvi i denti. Volendo si può aggiungere anche del sale fino da cucina e urarlo sia sciolto in acqua che in polvere. Oppure si può conservare la soluzione in un dispenser, evitando doverla preparare ogni volta e inutili sprechi.
Mescolare 6 gr i salvia ridotta in polvere con 10 gr i carbonato di sodio più 5 gr di bicarbonato di sodio. Amalgamare con cura con argilla verde ventilata. Pasta dentifricia con salvia e menta: 1 cucchiaio di acqua distillata 2 cucchiai di caolino ventilato, 1 cucchiai i foglie di salvia essiccate, 1 cucchiaio di foglie di menta essiccate, 3 cucchiai di glicerina f.u. 3 gocce i olio essenziale di menta. Miscelate l’olio di menta con la glicerina e stemperate l’argilla con l’acqua. Pestatele erbe essiccate nel mortaio fino a ridurle a una polvere fine fine. Amalgamate le due miscele e, se occorre, aggiungete altra acqua distillata fino ad ottenere un impasto sufficientemente morbido. Conservare in frigo.
300 g (un panetto) di sapone di marsiglia 1-2 litri e mezzo di acqua piovana o distillata (senza cloro aggiunto) Spezzettare o grattuggiare il panetto di sapone e farlo bollire nell’acqua fino a completo scioglimento (circa mezz’ora). La saponata così ottenuta raffreddandosi si presenta come una pasta morbida di comodo impiego (“ a cucchiaiate o ditate”). Conservare in contenitori di recupero come vasetti di vetro, barattoli di plastica et cetera. Utilizzo della saponata BUCATO: in lavatrice colore e delicati due cucchiai direttamente nel cestello della lavatrice anche a basse temp. 30-40°c Sulle macchie, per i colletti, i polsini e “compagnia bella” metterne una piccola quantità a freddo e strofinare. A mano colore e delicati Sulle macchie come sopra. 1 o 2 cucchiai, a seconda dello sporco, sciolto in acqua calda Pavimenti porosi (cotto, graniglia, pietra): una cucchiaiata sciolta in un secchio di acqua calda n.b. non è indispensabile risciacquare!! Sapone per le mani: aggiungere alla saponata acqua quanto basta per diventare liquido. Fin che è ancora liquido aggiungere l’essenza preferita (lavanda, limone ecc.). DOCCIA CORPO: una ditata sulla spugna. Per facilità conservarne sempre una quantità in un flacone di plastica sciolta precedentemente in acqua calda. Ottima per le pelli delicate dei neonati. Nota: i vari detersivi liquidi di Marsiglia in commercio (oggi tanto di moda) hanno un odore aggressivo e persistente costruito in laboratorio per darci l’illusione di tornare ai bei tempi antichi. La biancheria lavata con il nostro detersivo ha un “odore di vento, di pulito!” Se volete profumarla usate poco della vostra essenza preferita. http://ita.anarchopedia.org/Autoproduzioni
Si mettano 345 grammi di acqua (meglio se distillata) in una pentola e unirvi, versando lentamente, 115 grammi di soda caustica in granuli. Maneggiare la soda caustica è pericoloso ed è perciò necessario prendere le opportune precauzioni: guanti di gomma ben alti e soprattutto occhiali di protezione. Non versare mai l'acqua nella soda perché la reazione è altamente esotermica (produce calore) e potrebbe ribollire e schizzarvi. Si aggiunga un litro d'olio extra vergine di oliva e mescolare lentamente con una spatola di plastica per circa un quarto d'ora. Il composto è ancora caustico perciò trattalo con cautela. Versare il composto in una teglia a bordi alti e ricoprire con stagnola; mettere al forno ad una temperatura di circa 100 gradi e cuocere per due ore. Controllare di tanto in tanto la consistenza della pasta di sapone che si forma e mescolare, alzando la stagnola. Sapone di Marsiglia. Al termine della cottura si possono aggiungere essenze (da reperire in erboristeria) o lasciarlo così com'è. Si versi la pasta di sapone entro stampi o lasciare raffreddare in teglia. Quando il sapone si sarà raffreddato, si dovrà sformarlo e tagliarlo secondo volontà. Il sapone è ora pronto all'uso, bisognerà solo che asciughi e raggiunga la consistenza giusta (altre informazioni sul sapone: http://www.ilmiosapone.it/) http://ita.anarchopedia.org/Autoproduzioni
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