Gli ingredienti per fare la lisciva sono cenere ed acqua, possibilmente distillata.
LA LISCIVA O LISCIVIA VIENE OGGI COMUNEMENTE USATA PER LAVARE VETRI, PAVIMENTI ED ALTRE SUPERFICI DURE (purtroppo di produzione industriale invece che proveniente dal riutilizzo intelligente della cenere). Per capi normalmente sporchi: 3 o 4 tappi (cicchetti di Whisky) versati nella vaschetta del detersivo...
CON LA CENERE DEPOSITATA SI POSSONO SGRASSARE E DEODORARE STOVIGLIE E PENTOLE.
Si consiglia di lasciare questa parte solida sotto forma di pasta morbida in una vaschetta e di utilizzarla a ditate sulla spugna. Non fa schiuma e non da un riscontro repentino olfattivo o visivo di pulizia, ma una volta risciacquate le stoviglie saranno linde e inodori.
N.B. non utilizzare la cenere per lavare con la lavastoviglie se non volete il filtro della stessa intasato.
Non mischiare la lisciva con altri detergenti, soprattutto se acidi, perché si annullerebbero gli effetti a vicenda (la lisciva è basica).
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Ho trovato metodi abbastanza diversi per farla, li metto tutti:
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1° metodo
Passare a setaccio la cenere.
Poi riempite fino a metà una pentola (di acciaio o di ghisa smaltata, mai di alluminio, perchè la cenere potrebbe corroderlo) di cenere setacciata, e versatevi dell'acqua quanto basta per coprire a filo la cenere, e mescolate bene il composto. Riempite poi quasi tutta la pentola con altra acqua, portate il tutto ad ebollizione per circa 30 minuti, lasciate raffreddare e filtrate
2° metodo
Questo è molto diverso e più laborioso degli altri
http://www.flagoftheplanetearth.org/ContentView.aspx?Lang=it-IT&Cid=1156&Nid=10255,10458
3° metodo
Fabbricazione con metodo a caldo
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia non dà garanzia di validità dei contenuti: leggi le avvertenze. La lisciva è prodotta setacciando della cenere per eliminare grumi o parti parzialmente incombuste. Disposta in una pentola, comunemente usata per questo solo scopo e non di alluminio, la cenere viene mescolata con cinque parti d'acqua (rapporto in volume). Portato ad ebollizione, a fuoco lento e mescolando con frequenza, il composto viene prima stabilizzato, controllandone l'ebollizione e poi lasciato cuocere per circa 2 ore. Una bollitura prolungata ne causerà un eccessivo aumento di forza, rendendola troppo aggressiva. Un accorgimento empirico per testarne l'efficacia prevede che se ne passi una goccia sulla lingua: se viene percepito un lieve pizzicore la lisciva è pronta.
Lasciata prima decantare e raffreddare, la lisciva viene filtrata con un panno di cotone, prestando attenzione che la fondata formatasi nel recipiente di bollitura non si sommuova. Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.
Fabbricazione con metodo a freddo
Un metodo alternativo e ad impatto ambientale zero è quello a freddo. La cenere e l'acqua vengono lasciati per un periodo di 3 settimane in un contenitore di plastica (generalmente un secchio) mescolando almeno un paio di volte al giorno. L'acqua si trasformerà pian piano in lisciva assorbendo i sali caustici dalla cenere. Trascorso il periodo lasciar riposare per 1 giorno e prelevare delicatamente con un mestolo la lisciva, versandola direttamente in bottiglie di plastica o di vetro tramite un imbuto. La forza della lisciva così ottenuta sarà leggermente inferiore a quella ottenuta con il metodo a caldo ma il tempo di lavoro richiesto e l'impatto ambientale saranno praticamente nulli.
Uso:
Usata molto in passato come sbiancante, sgrassante, disinfettante, pulizie domestiche, era anche usata per l'igiene personale in forma estremamente diluita. Il suo potere detergente è accompagnato da una blanda azione corrosiva, è giusto considerare quest'aspetto in quanto, anche se naturale, la lisciva è di per sé un prodotto non privo di controindicazioni.
Da Wikipedia,
http://it.wikipedia.org/wiki/Lisciva
LA LISCIVA O LISCIVIA VIENE OGGI COMUNEMENTE USATA PER LAVARE VETRI, PAVIMENTI ED ALTRE SUPERFICI DURE (purtroppo di produzione industriale invece che proveniente dal riutilizzo intelligente della cenere). Per capi normalmente sporchi: 3 o 4 tappi (cicchetti di Whisky) versati nella vaschetta del detersivo...
CON LA CENERE DEPOSITATA SI POSSONO SGRASSARE E DEODORARE STOVIGLIE E PENTOLE.
Si consiglia di lasciare questa parte solida sotto forma di pasta morbida in una vaschetta e di utilizzarla a ditate sulla spugna. Non fa schiuma e non da un riscontro repentino olfattivo o visivo di pulizia, ma una volta risciacquate le stoviglie saranno linde e inodori.
N.B. non utilizzare la cenere per lavare con la lavastoviglie se non volete il filtro della stessa intasato.
Non mischiare la lisciva con altri detergenti, soprattutto se acidi, perché si annullerebbero gli effetti a vicenda (la lisciva è basica).
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Ho trovato metodi abbastanza diversi per farla, li metto tutti:
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1° metodo
Passare a setaccio la cenere.
Poi riempite fino a metà una pentola (di acciaio o di ghisa smaltata, mai di alluminio, perchè la cenere potrebbe corroderlo) di cenere setacciata, e versatevi dell'acqua quanto basta per coprire a filo la cenere, e mescolate bene il composto. Riempite poi quasi tutta la pentola con altra acqua, portate il tutto ad ebollizione per circa 30 minuti, lasciate raffreddare e filtrate
2° metodo
Questo è molto diverso e più laborioso degli altri
http://www.flagoftheplanetearth.org/ContentView.aspx?Lang=it-IT&Cid=1156&Nid=10255,10458
3° metodo
Fabbricazione con metodo a caldo
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia non dà garanzia di validità dei contenuti: leggi le avvertenze. La lisciva è prodotta setacciando della cenere per eliminare grumi o parti parzialmente incombuste. Disposta in una pentola, comunemente usata per questo solo scopo e non di alluminio, la cenere viene mescolata con cinque parti d'acqua (rapporto in volume). Portato ad ebollizione, a fuoco lento e mescolando con frequenza, il composto viene prima stabilizzato, controllandone l'ebollizione e poi lasciato cuocere per circa 2 ore. Una bollitura prolungata ne causerà un eccessivo aumento di forza, rendendola troppo aggressiva. Un accorgimento empirico per testarne l'efficacia prevede che se ne passi una goccia sulla lingua: se viene percepito un lieve pizzicore la lisciva è pronta.
Lasciata prima decantare e raffreddare, la lisciva viene filtrata con un panno di cotone, prestando attenzione che la fondata formatasi nel recipiente di bollitura non si sommuova. Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.
Fabbricazione con metodo a freddo
Un metodo alternativo e ad impatto ambientale zero è quello a freddo. La cenere e l'acqua vengono lasciati per un periodo di 3 settimane in un contenitore di plastica (generalmente un secchio) mescolando almeno un paio di volte al giorno. L'acqua si trasformerà pian piano in lisciva assorbendo i sali caustici dalla cenere. Trascorso il periodo lasciar riposare per 1 giorno e prelevare delicatamente con un mestolo la lisciva, versandola direttamente in bottiglie di plastica o di vetro tramite un imbuto. La forza della lisciva così ottenuta sarà leggermente inferiore a quella ottenuta con il metodo a caldo ma il tempo di lavoro richiesto e l'impatto ambientale saranno praticamente nulli.
Uso:
Usata molto in passato come sbiancante, sgrassante, disinfettante, pulizie domestiche, era anche usata per l'igiene personale in forma estremamente diluita. Il suo potere detergente è accompagnato da una blanda azione corrosiva, è giusto considerare quest'aspetto in quanto, anche se naturale, la lisciva è di per sé un prodotto non privo di controindicazioni.
Da Wikipedia,
http://it.wikipedia.org/wiki/Lisciva