O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
(Che Guevara)
(Che Guevara)
I consigli degli altri prendili, ma i tuoi non li lasciare.
(vecchio detto popolare)
(vecchio detto popolare)
Vendetta o perdono?
I più deboli si vendicano, i più forti perdonano, i più felici dimenticano.
(anonimo)
(anonimo)
Malvagia vs stupidità
Il malvagio è colui che nuoce agli altri ottenendo un vantaggio. Uno stupido è una persona che invece nuoce agli altri senza trarne nessun vantaggio.
(Carlo Maria Cipolla)
(Carlo Maria Cipolla)
Consigli
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace
può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare,
sii in buoni rapporti con tutte le persone. Di' la verità con calma e
chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche
loro hanno una storia da raccontare. Evita le persone volgari ed
aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri
il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci
saranno persone più in basso o più in alto di te. Gioisci dei tuoi
risultati così come dei tuoi progetti. Conserva l'interesse per il tuo
lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le
sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno
di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la
virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è
piena di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e
neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le
aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba. Accetta benevolmente
gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso
sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per
difenderti contro l'improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con
l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla
solitudine. Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te
stesso. Tu sei figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle
stelle; tu hai diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è
dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii
in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue
lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella
rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori
ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione.
Cerca di essere felice.
Trovata nell'antica chiesa di San Paolo - Baltimora
datata 1692 (traduzione di Enrico Orofino)
Trovata nell'antica chiesa di San Paolo - Baltimora
datata 1692 (traduzione di Enrico Orofino)
Vita
"Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare
e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare
e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre."
"Dammi Signore, un anima che abbia occhi per la bellezza e la purezza, che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. Dammi un anima che non conosca noie, fastidi, mormorazioni, sospiri, lamenti. Non permettere che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa invadente che chiamo 'io'.
Dammi il dono di saper ridere di una facezia,
di saper cavare qualche gioia dalla vita
e anche di farne partecipi gli altri.
Signore dammi il dono dell'umorismo."
(Tommaso Moro 1587: Preghiere della Torre
e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare
e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre."
"Dammi Signore, un anima che abbia occhi per la bellezza e la purezza, che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. Dammi un anima che non conosca noie, fastidi, mormorazioni, sospiri, lamenti. Non permettere che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa invadente che chiamo 'io'.
Dammi il dono di saper ridere di una facezia,
di saper cavare qualche gioia dalla vita
e anche di farne partecipi gli altri.
Signore dammi il dono dell'umorismo."
(Tommaso Moro 1587: Preghiere della Torre
Avidità
Poesia Sufi
Nasciamo senza portare
nulla,moriamo senza poter
portare nulla,ed in mezzo,
nell’eterno che si
ricongiunge nel breve
battito delle
ciglia,litighiamo per
possedere qualcosa.
N.Nur-ad-Din
Nasciamo senza portare
nulla,moriamo senza poter
portare nulla,ed in mezzo,
nell’eterno che si
ricongiunge nel breve
battito delle
ciglia,litighiamo per
possedere qualcosa.
N.Nur-ad-Din
Lo specchio delle verità
“Si racconta che all’alba dei tempi la verità fosse uno specchio limpido.
Un giorno, però, cadde a terra e si ruppe in tantissime schegge.
Ogni uomo ne prese una e, vedendo riflessa la propria immagine nel pezzetto che teneva in mano, cominciò a credere di possedere l’intero specchio.
Da quel giorno le cose andarono sempre così”.
Antica parabola Sufi.
Un giorno, però, cadde a terra e si ruppe in tantissime schegge.
Ogni uomo ne prese una e, vedendo riflessa la propria immagine nel pezzetto che teneva in mano, cominciò a credere di possedere l’intero specchio.
Da quel giorno le cose andarono sempre così”.
Antica parabola Sufi.
Egoismo
La Terra ha abbastanza risorse per le necessità dell'uomo, non per la sua avidità.
Gandhi
Gandhi
Ora capisco...
Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva.
"Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me.
" Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte.
Lui non volle accompagnarli. "Se venissi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. Vi starò ad aspettare. "Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare.
Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte.
"Se è Natale , pensò, meglio che sia bianco". Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. Poco dopo venne interrotto da un rumore seguito da un altro e subito da altri. Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo. Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve. La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra. "Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo... però come posso aiutarle? "Pensò che la stalla dove si trovava il cavallo dei figli sarebbe stato un buon rifugio, velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla, spalancò le porte e accese la luce. Però i passerotti non entrarono. "Forse il cibo li attirerà," pensò. Tornò a casa per prendere delle briciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla. Si angustiò nel vedere che gli uccelli ignoravano le briciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerle in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Si dispersero nelle diverse parti meno che verso il caldo e illuminato rifugio. "Mi vedono come un estraneo che fa paura", pensò.
"Non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me... Se solo potessi trasformarmi in uccello per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli! "In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare. L'uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale. Allora si inginocchiò sulla neve: "Ora si, ora capisco", sussurò. "Signore, ora capisco. Ora capisco perchè ti sei fatto uomo... "
La Carità
La carità è paziente,
è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
San Paolo
è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
San Paolo
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Questo paese (l'Italia) è sempre stato salvato dalla follia delle minoranze, contro la saggezza delle maggioranze...
di tutte le grandi fratture le protagoniste sono state le minoranze
Giovanni De Luna
di tutte le grandi fratture le protagoniste sono state le minoranze
Giovanni De Luna
GioventùGio.
“La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani.
I ragazzi d’oggi sono tiranni.
Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”
Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo.
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la
gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”
Esidio, poeta greco vissuto 720 anni prima di Cristo.
“Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico.
I ragazzi non ascoltano più i loro genitori.
La fine del mondo non può essere lontana”
Sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo.
“Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore.
Non sarà mai come quella di una volta.
Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...”
Scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia.
“Oggi il padre teme i figli.
I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori.
Ciò che essi vogliono è essere liberi.
Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori;
i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani;
gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”
Dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.
I ragazzi d’oggi sono tiranni.
Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”
Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo.
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la
gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”
Esidio, poeta greco vissuto 720 anni prima di Cristo.
“Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico.
I ragazzi non ascoltano più i loro genitori.
La fine del mondo non può essere lontana”
Sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo.
“Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore.
Non sarà mai come quella di una volta.
Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...”
Scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia.
“Oggi il padre teme i figli.
I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori.
Ciò che essi vogliono è essere liberi.
Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori;
i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani;
gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”
Dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.